DPI significato, cosa sono e quali sono le categorie

Prima di iniziare a spiegare cosa sono i DPI, quali sono le caratteristiche per definirli e illustrare, precisamente, tutte le categorie DPI esistenti, è importante fornire l'esatta definizione di DPI. 

Il significato di DPI è appunto Dispositivo di Protezione Individuale, vale a dire qualsiasi attrezzatura indossata dal lavoratore con l'obiettivo di proteggerlo contro possibili rischi che minacciano la propria incolumità.

Nello specifico, è utile rifarsi alla definizione di DPI, riportata nell'articolo 74 del D.lgs 81/0 che spiega cosa sono i DPI.

"I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono definiti come qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”.

DPI Sicurezza

I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.

Ma quali sono le caratteristiche che questi dispositivi devono rispettare? Forniremo tutte le risposte necessarie nell'elenco riportato ma, l'elemento più importante è che siano conformi alle norme di cui al decreto legislativo, n. 475/ 1992. 

Requisiti DPI

I requisiti dei Dispositivi di Protezione Individuale, sono riportati nell'articolo 76 del D.Lgs che spiega:

  • Essere formi alle norme di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992 n. 475;
  • Essere equi ai rischi, senza implicare di per sé un rischio maggiore;
  • Essere idonei alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
  • Avere chiare le esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore;
  • Formare i lavoratori per renderli autonomi nel corretto utilizzo dei DPI;
  • In combinazione di rischi multipli che implicano l’utilizzo simultaneo di più dispositivi, questi devono essere compatibili l’uno con l’altro e devono rimanere tali anche nell’uso parallelo.

DPI obblighi del datore di lavoro

Chi si occupa di fornire i suddetti dispositivi di sicurezza è il datore di lavoro

Quest'ultimo dovrà aggiornare la scelta dei DPI ogni qualvolta intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione.

Nello specifico, il datore di lavoro deve:

  • informare preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge;
  • rendere disponibili tutte le informazioni necessarie su ogni DPI;
  • assicurare ai lavoratori una formazione adeguata;
  • organizzare, ove necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI
  • vigilare direttamente, o per il tramite del Preposto, sul corretto utilizzo dei DPI da parte dei lavoratori

Certificazione dei Requisiti di sicurezza

Tutti i DPI devono avere la DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ CE, NOTA INFORMATIVA O LIBRETTO D’USO E MANUTENZIONE e MARCATURA CE.

Come scegliere i DPI

Ma come scegliere i DPI? Come capire quali sono i più idonei a seconda dei casi? 

Bisogna procedere con ordine: anzitutto occorre analizzare e valutare i possibili rischi e individuare tutti quei rischi che non possono essere sufficientemente ridotti con altre misure di prevenzione e di protezione collettiva

In sintesi dunque, ecco i passaggi che bisogna eseguire per trovare i DPI idonei a seconda della tua attività:

  1. Valutare i rischi e scegliere i DPI;
  2. Mettere i DPI a disposizione dei dipendenti;
  3. Informare e formare ed eventualmente addestrare il personale;
  4. Predisporre procedure di utilizzo e, eventualmente, per il prelievo e la riconsegna;
  5. Verificare il corretto utilizzo.

DPI categorie

Secondo il D.lgs 17 del 2019 i DPI vengono suddivisi in tre categorie: Categoria I, Categoria II e Categoria III.

Nello specifico, la categoria I fa riferimento a rischi minimi, la seconda a rischi moderati e la terza rischi gravi. 

Nello specifico, potrebbe essere utile riportare il seguente elenco disponibile sul sito dell' EPI

  1. DPI a progettazione semplice: sono tutti quei dispositivi destinati a salvaguardare il soggetto dal rischio di danni lievi danni di natura fisica. Un esempio potrebbero essere le lesioni causate dall'uso dei prodotti per la pulizia o, ancora, contatto con oggetti con temperatura superiore a 50°, esposizione a fenomeni atmosferici, lievi vibrazioni, esposizione a raggi solari). Rientrano nei DPI di prima categoria, i guanti in lattice, gli occhiali e le scarpe antiinfortunistiche.
  2. DPI che non rientrano nelle altre due categorie;

       3. DPI di Categoria III, ossia quelli a progettazione complessa, hanno come obiettivo quello di salvaguardare il lavoratore da rischio di morte o l             lesioni molto gravi.

DPI terza categoria

I Dispositivi di Protezione Individuale, appartenenti alla terza categoria, sono quelli più importanti proprio per l'obiettivo che hanno, ossia salvaguardare la vita del lavoratore. 

Nello specifico, tutti i dispositivi appartenenti alla terza categoria, proteggono: testa, occhi, viso, le vie respiratorie. 

  • Apparecchi di protezione isolanti
  • D.P.I contro le aggressioni chimiche
  • D.P.I per ambienti con T > 100°C
  • D.P.I per ambienti con T<-50°C
  • D.P.I per salvaguardare le cadute dall’alto
  • D.P.I per attività che espongono a tensioni elettriche.

Inoltre, per l’utilizzo di DPI di III categoria, il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire addestramento ai lavoratori.  

I DPI più usati

Stabilire quali siano i DPI più usati è alquanto difficile, questo perché tutto dipende dalla tipologia di lavoro e dai rischi a cui sono esposti i lavoratori.

Certo, va detto che per garantire la sicurezza sul lavoro bisogna essere molto scrupolosi e, qualora necessario, affidarsi a dei professionisti che possano guidarti nella scelta dei DPI più idonei. 

Approfondimenti

Corso per Lavori in Quota ed uso DPI di terza categoria

Decreto Legge 81/08: tutto sulla Sicurezza sul Lavoro

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