La Sorveglianza Sanitaria nel settore dello spettacolo
Nella valutazione dei rischi del settore spettacolo, un ruolo molto importante è rivestito dal contributo fornito dal medico del lavoro e dalla Sorveglianza Sanitaria. In questo comparto, infatti sono presenti numerosi rischi per la salute, la cui identificazione in fase di valutazione può essere difficoltosa, a causa della specificità del comparto stesso. A tal proposito, risulta molto utile consultare il documento “Fattori di rischio per i lavoratori cinematografici. Ambienti di lavoro, Organizzazione, Orario e ritmi di lavoro”, realizzato da esperti del settore e pubblicato sul sito dell’Università La Sapienza di Roma.
Un elemento molto importante ai fini della valutazione dei rischi è costituito dall’individuazione dell’ambiente di lavoro. Nella maggior parte dei casi le attività lavorative inerenti questo settore sono svolte nei seguenti ambiti:
- Studi televisivi, Teatri e studi di posa, studi cinematografici
- Ambiente di lavoro in esterno.
Per quanto riguarda la prima tipologia bisogna fare delle piccole distinzioni, in base al tipo di prodotto che viene realizzato. Nei programmi televisivi, come ad esempio: talk show, spettacoli di intrattenimento, telegiornali, ecc, i tempi di preparazione (modifiche scenografiche, predisposizione dell’illuminazione e delle macchina da presa) sono cronologicamente separati dai tempi di ripresa. Durante la realizzazione di prodotti cinematografici o pubblicitari questo, invece, non è possibile, a causa delle diverse esigenze legate alla realizzazione di questi format. In questi set ci si trova spesso davanti ad un proliferare di lavoratori (per di più in spazi limitati), ognuno con mansioni e rischi specifici. Ciò non consente l’applicazione di programmi comuni per la gestione della sicurezza, dando luogo ad evidenti rischi da interferenza.
Nelle attività effettuate all’interno di studi di posa, c’è, inoltre, da considerare un altro fattore molto importante. In base alle diverse esigenze di ripresa delle troupe, il luogo di lavoro subisce spesso notevoli trasformazioni, che possono andare ad inficiare le preesistenti condizioni di sicurezza. In pratica quello che alla consegna è a norma, potrebbe non esserlo più durante le riprese.
Le attività di ripresa effettuate in esterno si differenziano, rispetto a quelle svolte in studi o teatri di posa, per la dipendenza dai fattori ambientali. A tal proposito bisogna distinguere tra esigenze programmabili ed esigenze eccezionali. Rientrano nel primo caso tutte le scelte, che in base alla sceneggiatura, riguardano gli orari di ripresa (diurni o notturni), la scelta di eventuali location disagiate, ecc… Queste scelte, seppur portatrici di criticità particolari, come ad esempio il lavoro notturno oppure la necessità di girare in condizioni climatiche difficili, non comportano eccessive problematiche ai fini della Sorveglianza Sanitaria, in quanto si tratta di scelte programmate, i cui effetti sono prevedibili in fase di valutazione del rischio.
Le esigenze eccezionali riguardano tutti quegli elementi, che possono causare dei ritardi improvvisi nelle riprese. Il repentino cambiamento delle condizioni climatiche, così come la necessità di massimizzare le ore di ripresa diurne o notturne, possono implicare un’intensificazione dei ritmi di lavoro, causando, ad esempio, il mancato rispetto delle pause, con orari di lavoro superiori alle 9-10 ore consecutive.
Un altro aspetto da considerare nei set in esterno riguarda l’esposizione a condizioni climatiche difficili. Spesso le esigenze di copione (ad esempio scene di pioggia e vento molto forti) unite alla necessità di rendere le riprese più realistiche espongono le troupe a condizioni atmosferiche avverse.
Sulla base di queste considerazioni, si può, dunque, affermare che il compito del medico del lavoro e della Sorveglianza Sanitaria, seppure particolarmente complesso, sia di fondamentale importanza nella valutazione dei rischi per la salute presenti nel settore spettacolo.
Ti piace questa pagina? Condividila su Facebook!