La valutazione dei rischi: fasi e documenti utili

La valutazione dei rischi consiste nella valutazione dei rischi esistenti per la salute e la sicurezza dovuti ai pericoli nel luogo di lavoro ai quali tutti i lavoratori sono esposti.
La valutazione dei rischi inoltre costituisce una base per la gestione della salute e della sicurezza che rientra negli obblighi di legge, ne avevamo parlato anche nel nostro articolo Il Documento di Valutazione dei rischi 

L’esame, di tipo sistematico, tocca tutti gli aspetti del lavoro, nello specifico:

  • Le possibili cause di infortuni o danni,
  • La possibilità di eliminare i rischi,
  • Le misure di prevenzione o protezione che dovrebbero essere in atto per tenere i rischi sotto controllo (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro: https://osha.europa.eu/it).

Valutazione rischio

Come avviene la valutazione del rischio o dei rischi? Questa è una delle domande più frequenti che, in quanto azienda specializzata in corsi di sicurezza sul lavoro, siamo sempre ben lieti di rispondere. 

Si prendano in esame i cinque punti della valutazione dei rischi che, nel corso dell'articolo, spiegheremo singolarmente.

  • PUNTO 1 Individuazione e registrazione dei pericoli;
  • PUNTO 2 Valutazione dei pericoli per determinare il livello di rischio;
  • PUNTO 3 Individuazione delle misure di prevenzione e protezione;
  • PUNTO 4 Attuazione delle misure;
  • PUNTO 5 Monitoraggio e revisione.

Di seguito andremo ad analizzare i vari punti per una corretta valutazione del rischio per consentire una corretta identificazione di situazioni che possano arrecare danno a voi o a chi vi sta attorno. 

1 - Individuazione e registrazione dei pericoli

Il primo passaggio da effettuare è l'individuazione dei vari pericoli connessi alla vostra attività e, di conseguenza, ai lavoratori a rischio.

Bisogna assicurarsi di prendere in esame ogni fattore e ogni aspetto della vostra attività. Individuare i vari pericoli connessi alla vostra attività e le persone a rischio. Bisogna assicurarsi di prendere in esame ogni fattore e ogni aspetto della vostra attività.

Il pericolo e la nascita del danno può variare da un danneggiamento dei beni a lesioni e problemi di salute non gravi fino a ferite determinanti disabilità, malattie o persino la morte.

Per una corretta gestione e identificazione dei pericoli, è possibile applicare il metodo FAAPO (ossia Fattore umano, Attrezzature, Ambiente, Prodotto, Organizzazione), che può essere utile a sviluppare una visione complessiva dell’attività.

Nello specifico in base alle singole attività:

  • Fattore Umano: assenza di capacità fisiche o mentali, assenza di conoscenze o abilità, assenza di competenze, comportamenti o atteggiamenti scorretti.
  • Attrezzature: macchinari, attrezzi, software e hardware, tavoli o sedie
  • Ambiente: luce, rumore, clima, temperatura, vibrazioni, qualità dell’aria o polvere
  • Prodotto: sostanze pericolose, carichi pesanti e oggetti affilati o caldi
  • Organizzazione: disposizione del luogo di lavoro, compiti, orario di lavoro, pause, turni, formazione, sistemi di lavoro, comunicazione, lavoro di squadra, contatto con visitatori, sostegno sociale o autonomia.

Per questo motivo potrebbe essere utile ispezionare la propria azienda focalizzandosi su quanto segue:

  • Buone e cattive prassi dei collaboratori
  • Macchinari sicuri e attrezzature pericolose
  • Posti pericolosi
  • Terreno Instabile
  • Buche o pendenze ripide del terreno
  • Danni strutturali
  • Punti di acceso per gli estranei
  • Persone a rischio (collaboratori, fornitori, lavoratori esterni, visitatori, i vostri familiari)
  • Sostanze chimiche e i modi in cui sono stoccate e maneggiate
  • Veicoli e loro movimento.

Tornate sui siti dove opera la vostra azienda e alle attività lavorative connesse (Maggiori informazioni nell’appendice 4:5 attività pericolose [1])

Di seguito indicate le principali attività da svolgere:

  • Suddividere le attività complesse in compiti più semplici per una corretta identificazione dei rischi
  • Confrontatevi con i dipendenti della vostra azienda in modo tale da riconoscere i pericoli e adottare soluzioni consone (collaboratori, fornitori, lavoratori esterni e familiari):
  • Nell’individuazione dei pericoli non dimenticate le attività di supporto, come i lavoratori di manutenzione, pulizia, il conteggio delle scorte, i lavori di perforazione: essendo attività che spesso vengono svolte poco, potrebbero nascondere i pericoli maggiori.
  • Pensate anche alle attività svolte al di fuori della vostra sede;
  • Prestare particolare attenzione se l’azienda è meta di turisti, scolaresche o se venga divisa come abitazione con la propria famiglia;
  • Capire se nella propria azienda siano presenti soggetti fortemente a rischio come bambini, donne incinte o anziani.

Cercate di trarre insegnamenti dagli eventi che si sono verificati in passato, in termini statistici, i semi-incidenti e gli incidenti sfiorati si ripresentano come incidenti. Imparate dall’esperienza, quella vostra e/o quella dei vostri colleghi e vicini.

Nell’appendice 4.1 Istruzioni per la valutazione dei rischi [2] contiene suggerimenti sugli interrogativi da porsi e gli elementi da considerare per individuare i pericoli.

Il modulo per la valutazione dei rischi presente nell’appendice 4.2 [3] può essere utilizzato per registrare i pericoli, mentre nell’appendice 4.3 è possibile trovare esempi di pericoli [4] che è possibile utilizzare durante la valutazione dei rischi.

2 - Valutazione dei pericoli per determinare il livello di rischio

Una volta elencati i pericoli, è necessario valutarli per determinare il livello di rischio, questo dipende da diversi fattori e, per praticità, valutarli sotto aspetti di probabilità e gravità.:

  • Probabilità che il pericolo si verifichi
  • Gravità degli effetti dopo che il pericolo si è verificato
  • Frequenza e durata dell’esposizione al pericolo
  • Numero di persone esposte

Nello specifico si intende:

  • Gravità: portata del risultato (lesioni, malattie, perdite, danni)
  • Probabilità: possibilità che un suddetto danno si verifichi

Combinando questi fattori viene determinato il rischio.  L’appendice 4.2 contiene due modelli per la valutazione dei rischi.

 

3 - Individuazione delle misure di prevenzione e protezione

Nell’identificazione delle misure da adottare per la riduzione del rischio vanno tenute i principi generali della prevenzione:

  1. Attenzione dei rischi nel seguente ordine
  1. Eliminazione delle fonti di pericolo
  2. Sostituzione della fonte di pericolo
  3. Riduzione dei pericoli derivanti dalla fonte
  4. Isolamento della fonte di pericolo
  5. Protezione del personale per mezzo di dispositivi di protezione individuale o d’altro tipo
  1. Riduzione al minimo dell’errore umano
  2. Sorveglianza sanitaria

Assegnate alle persone la responsabilità dell’attuazione delle misure di controllo stabilendone una deadline.

4 - Attuazione delle misure

Uno dei punti fondamentali è la verifica regolare circa l’attuazione delle misure decise in accordo con i supervisori designati, assicurandosi che per tutti quei problemi la cui risoluzione immediata non sia possibile sia stata applicata una misura temporanea.

5 - Monitoraggio e revisione

L’eliminazione di ogni pericolo non è possibile tuttavia è necessario tenerli sotto controllo. Il rischio residuo è quel tipo di rischio che, dopo l’attuazione di misure di controllo appropriate, rimane. Per questo motivo è importante eseguire una nuova valutazione dei rischi alla luce delle norme applicate mostrando come le probabilità che il pericolo si verifichi sarà minore, tuttavia la gravità rimarrà invariata poiché conseguenti al pericolo.

Il processo analizzato non finisce mai, deve essere sempre rivisto e monitorato a causa del cambio fisiologico del personale, dell’usura delle strutture e delle attrezzature con conseguenza sostituzione dei macchinari sempre più accessoriati e aggiornati comportando quindi un costante aggiornamento della valutazione dei rischi.

In alcuni casi i pericoli scompariranno automaticamente con la rimozione della fonte di rischio, ma può anche accadere che se ne generino di nuovi. Possono anche variare in base alle stagioni, per questo motivo occorre stare al passo con l’evolversi delle situazioni.

Importante è anche tenere registrazioni delle valutazioni dei rischi scritte, utili per:

  • Valutare i pericoli che avere individuato stabilendo le misure di controllo e i rischi;
  • Comunicare informazioni e conoscenze alle persone interessate;
  • Valutazione delle esigenze formative dei vostri collaboratori nei casi in cui la formazione è individuata come una misura di controllo;
  • Valutazione se le misure di controllo necessarie siano attuate;
  • Fornire prove alle autorità;
  • Fornire prove dell’adempimento del dovere di diligenza in procedimenti penali;
  • Registrazione di nuovi pericoli se cambiano le circostanze.

L’Appendice 4.2: istruzioni per la valutazione dei rischi è un foglio di lavoro vuoto nel quale potere annotare i pericoli. I documenti che accompagnano questa guida possono aiutarvi nella comprensione della valutazione dei rischi. 

Documentazione in pdf: 

[1] APPENDICE 4.5: Attività pericolose 

[2] APPENDICE 4.1: Istruzioni per la valutazione dei rischi 

[3] APPENDICE 4.2: Modulo per la valutazione dei rischi 

[4] APPENDICE 4.3: Esempi di pericoli (Potete usare questi esempi per completare l’appendice 4.2)

 

Fonte: PuntoSicuro - Quali sono le fasi della valutazione dei rischi?

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